Tarantino, una lettera d’amore a Sergio Leone

Tutti conoscono l’amore di Quentin Tarantino per Sergio Leone e gli spaghetti western. Oltre all’omaggio, evidente già dal titolo, a Leone nel suo ultimo film “C’era una volta… a Hollywood”, il regista americano ha scritto un saggio, che poi diventerà la prefazione di un libro, pubblicato dalla rivista britannica Spectator sui suoi predecessori italiani.

C’era una volta il West è il film per cui sono diventato regista“, scrive Tarantino, e continua: “E’ stata quasi una scuola di regia in un film. Illustra come lasciare il segno facendo il regista, come realizzare un’opera personale. Mi ha catturato e mi ha fatto pensare ‘Questo è il modo in cui va fatto’. Leone ha creato un’estetica nella mia mente.” E conclude: “Dal mio punto di vista, Sergio Leone è il più grande di tutti i registi italiani. E’ la più grande combinazione tra stile e narrazione, due aspetti del cinema che non sono quasi mai andati di pari passo. E’ stato un grande esteta, e lo ha fatto usando il genere, ha prestato attenzione alle regole del genere mentre le infrangeva costantemente per dare il pubblico western meravigliosi. Leone ha creato la regia moderna, perciò non andate oltre, partite da lui”.